Ryanair ha notificato ai passeggeri la riduzione dei suoi operativi a corto raggio, principalmente da e verso l’Italia, fino al 25% per un periodo di 3 settimane, da martedì 17 marzo a mercoledì 8 aprile, in risposta all’emergenza coronavirus. La scorsa settimana, Ryanair ha registrato un calo significativo delle prenotazioni per il periodo compreso tra fine marzo ed inizio aprile, quale conseguenza del Covid-19. Vi è stato anche un significativo aumento dei no-show da parte dei passeggeri, in particolare in partenza dall’Italia e su voli nazionali.

“Ryanair – spiega la compagnia – continuerà a monitorare attentamente le prenotazioni e ad adattare i suoi operativi in risposta a questa situazione in continuo sviluppo. Ryanair sta lavorando a stretto contatto con le autorità competenti e sta seguendo tutte le linee guida fornite dall’OMS e dall’AESA per garantire la salute e il benessere del proprio staff e dei propri clienti”.

Michael O’Leary, CEO del gruppo Ryanair, ha dichiarato: “In questo momento il nostro obiettivo è quello di ridurre al minimo qualsiasi rischio per il nostro staff e i nostri passeggeri. Mentre registriamo un alto livello di prenotazioni per le prossime due settimane, c’è stato un notevole calo delle prenotazioni a partire dalla fine di marzo fino all’inizio di aprile. È quindi opportuno rivedere selettivamente i nostri operativi da e verso quegli aeroporti in cui i viaggi sono stati maggiormente interessati dall’epidemia di Covid-19. Questo è un momento in cui la calma deve prevalere. Faremo dei tagli ragionevoli al nostro operativo nelle prossime settimane per gestire il calo delle prenotazioni e modificare i programmi di viaggio. Tutti i clienti interessati saranno avvisati di eventuali cambiamenti di programma con almeno 14 giorni di anticipo. Mentre l’80% delle persone che contraggono Covid-19 soffre solo di sintomi lievi, il rischio di infezione può essere significativamente ridotto mediante frequenti lavaggi delle mani con acqua e sapone”.

“Continueremo a rispettare pienamente le linee guida dei governi nazionali, dell’OMS e dell’AESA, in quanto vengono periodicamente aggiornate. Informeremo il mercato a tempo debito su eventuali sviluppi significativi”, conclude O’Leary.