Ryanair ha annunciato l’operativo estivo per Napoli, con 58 rotte, tra cui 6 nuove verso destinazioni come Danzica, Memmingen, Paphos, Shannon, Trapani e Zante, oltre a un aumento delle frequenze su oltre 10 rotte già esistenti, tra cui rotte popolari come Palermo, Trieste, Tolosa e Valencia. Questa crescita è sostenuta dall’investimento di 500 milioni di dollari di Ryanair su Napoli, con 5 aeromobili basati e 150 posti di lavoro altamente retribuiti nel settore dell’aviazione per piloti, personale di cabina e ingegneri.

Con una quota di mercato del 40%, Ryanair è la compagnia aerea preferita dagli italiani e, sebbene sia impegnata a crescere a Napoli, questa crescita è soggetta al riesame da parte del Comune di Napoli dell’introduzione di una nuova tassa di imbarco di 2 euro (per passeggero in partenza). Questa nuova tassa, che si aggiunge all’addizionale municipale di 6,50 euro (per passeggero in partenza), non solo renderà Napoli assolutamente non competitiva rispetto ad altre destinazioni dell’UE, ma impedirà alle compagnie aeree, come Ryanair, di investire e crescere ulteriormente

Per celebrare l’apertura di queste 6 nuove rotte per Napoli per l’estate 2023, Ryanair ha lanciato una promozione speciale con tariffe a partire da soli 29,99 euro per viaggiare tra aprile e ottobre 2023 che possono essere prenotate Ryanair.com.

“Con 5 aeromobili basati a Napoli – che rappresentano un investimento di 500 milioni di dollari e sostengono 150 posti di lavoro altamente retribuiti – Ryanair continua a garantire più traffico, più posti di lavoro e tariffe più basse di qualsiasi altra compagnia aerea in Italia” ha dichiarato Direttore del Commerciale di Ryanair Jason McGuinness che poi ha aggiunto: “Se Ryanair vuole continuare a crescere e a investire nella Regione, il Comune di Napoli deve revocare la sua proposta di aumento di 2 euro della tassa sui passeggeri in partenza, che renderebbe Napoli uno dei più costosi e inaccessibili aeroporti italiani. La crescita di questa Estate per Napoli è subordinata all’eliminazione di questa nuova tassa, garantendo alla Regione di rimanere competitiva rispetto ad altre aree con bassi costi di accesso. Inoltre, chiediamo al Governo italiano di eliminare immediatamente l’addizionale comunale (6,50 euro per passeggero in partenza) da tutti gli aeroporti italiani per garantire una crescita continua dell’economia turistica italiana”.

Anche l’Amministratore Delegato di GESAC, Roberto Barbieri ha auspicato che si possa risolvere il nodo dell’incremento dell’addizionale comunale, al fine di mantenere gli attuali volumi di traffico e sviluppare contestualmente l’aeroporto di Salerno, che sarà gradualmente operativo a partire dall’anno prossimo.