Sarà presentato oggi al Meliá INNSiDE Milano Torre GalFa, il libro “Unconventional Breakfast” di Concetta D’Emma. Si tratta della guida definitiva che contiene le migliori strategie per aiutare gli operatori del settore alberghiero ed extralberghiero a creare colazioni del territorio che siano adatte anche a quei viaggiatori con esigenze e stili alimentari specifici (vegetariani, vegani, celiaci, intolleranti al lattosio, sportivi, musulmani, ebrei), ovvero gli Unconventional Foodies, come li definisce l’autrice.
In “Unconventional Breakfast”, Concetta presenta il suo format delle 3 Regole d’Oro, che consiste in un semplice e pratico piano d’azione step-by-step che aiuta in primis a prendere maggiore consapevolezza nei confronti di questi ospiti “unconventional”, e di conseguenza a trasformare il food cost in food marketing, a fidelizzare ancor di più la clientela, a migliorare continuamente la brand reputation (anche quella della destinazione!), e a trasformare questi ospiti in Glocal Ambassadors affinché influiscano nel generare nuove prenotazioni.
A fine presentazione, ci sarà un Unconventional Breakfast modalità “happy hour”: un piccolo viaggio attraverso l’Italia dove verranno presentate alcune colazioni “unconventional” (dolci e salate) create in questi ultimi anni, dalla Lady Chef Viaggiante Creativa Debora Meduri (tra le protagoniste dell’ultima Challenge online durante la pandemia).
In questo libro, pratico e diretto, Concetta provoca e fa riflettere: “Siamo proprio convinti che basta proporre qualche prodotto confezionato e abbiamo fatto il nostro dovere? Perché alcuni clienti si fingono allergici e non ci dicono la verità su cosa possono o vorrebbero mangiare? Perché non si fidano di noi? Quali sono le loro preoccupazioni principali? Cosa desiderano realmente e che tipo di esperienze vogliono vivere?
In questa guida è possibile scoprire: l’identikit degli Unconventional Foodies, insieme ai numeri a livello globale, ai trend alimentari e alle nuove tipologie di viaggiatori; come leggere nella mente di queste persone (anticipare le richieste invece di aspettare che sia il cliente a chiedere); come evitare gli errori comuni che vengono commessi da tutte le strutture ricettive (indipendentemente dalla categoria, dalle stelle o dalla grandezza); quali sono le credenze limitanti (e le resistenze) degli operatori che impediscono di lasciare ricordi indelebili nelle vite di questi viaggiatori; come selezionare e coinvolgere i produttori locali in operazioni di co-marketing; come selezionare e motivare il proprio staff; come comunicare in modo efficace con questi ospiti (face to face, sul buffet, sulla carta colazione, sul web e sui social); come creare colazioni vegane, senza glutine, senza lattosio, energetiche (per sportivi), halal-friendly e kosher-friendly; come sviluppare un incredibile Storytelling Breakfast.
Infine, il libro presenta una linea guida che porta a ripensare e creare da zero tutta l’esperienza della colazione: dalla riscoperta di prodotti e ricette tipiche, rivisitate anche con ingredienti adatti agli Unconventional Foodies, a come tirar fuori un nome accattivante, a come aiutare anche i bambini quando viaggiano con la famiglia e/o con le società sportive a sentirsi più inclusi e quindi meno “diversi”, a come evitare gli sprechi alimentari durante il momento più importante della giornata (e del proprio business!).
“Questo non é un libro che dice semplicemente cosa certi ospiti possono o non possono mangiare, per quello c’é Google! Qui si va oltre! – spiega l’autrice – Si dà un’anima al breakfast. Tutto è cominciato quando dal 2008 scoprii anch’io di avere alcune intolleranze alimentari, poi trasformatesi in nuove abitudini e stili alimentari! E il problema principale, quando viaggiavo, era appunto la colazione negli hotel (di qualsiasi categoria), soprattutto le risposte infelici degli operatori. E da allora decisi che c’era bisogno di cambiare il modo di fare ospitalità e accoglienza nei confronti di queste tipologie di foodies.”
I ricavi del libro verranno devoluti all’associazione non profit BOOKS for PEACE, con l’obiettivo di creare delle borse di studio per i giovani che vorranno approfondire le tematiche dell’inclusione e della sostenibilità.