A Roma, presso l’Hotel NH Villa Carpegna, il primo project meeting che darà il via alla fase operativa della terza edizione di Valueable, progetto europeo dedicato all’inclusione lavorativa, nel settore dell’accoglienza, di persone con disabilità intellettiva.

Cuore pulsante dell’iniziativa il potenziamento della rete di aziende Valueable che favorisce e supporta l’inserimento e lo sviluppo professionale di  persone con disabilità intellettiva.

Dopo il successo delle scorse edizioni, che ha visto partecipare 130 aziende in 6 Paesi (Portogallo, Italia, Spagna, Turchia, Ungheria e Germania) e circa 400 persone con disabilità intellettiva, la nuova edizione punta ad estendere il network in 8 paesi e a coinvolgere 200 aziende.

Il team di progetto – con Associazione Italiana Persone Down onlus (capofila), Hamburger Arbeitsassistenz, Down Alapítvány, European Hotel Managers Association, l’Università LUMSA, Melià Hotels International Milano, Associação Portuguesa de Portadores de Trissomia 21, NH Italia, Axis Hoteis, DOWN ESPAÑA, Down Sendromu Derneği, EDSA-European Down Syndrome Association e Confindustria Alberghi – riparte con una nuova sfida.

Il marchio Valueable si articola su tre livelli, in base all’impegno assunto dall’azienda: bronze a chi offre un tirocinio alla persona con disabilità intellettiva, silver per chi contrattualizza il lavoratore e gold, per le imprese che assumono il ruolo di ambasciatore del marchio con il compito di coinvolgere altre realtà ad entrare nella rete.

Questi gli output previsti per i prossimi mesi:  un protocollo di accreditamento per le agenzie formative che scelgono di operare all’interno di Valueable; un corso HACCP in linguaggio ad alta comprensibilità e di facile fruizione studiato appositamente per i lavoratori con disabilità intellettiva; un corso di formazione a distanza per i tutor delle agenzie formative da affiancare a quello già operativo dedicato ai manager del settore hospitality.

“Siamo partiti qualche anno fa – raccontano gli organizzatori – contro il pregiudizio di chi considerava l’inserimento di ragazzi con sindrome di Down nel mondo del lavoro una missione impossibile e oggi molte barriere sono state abbattute e a piccoli passi si sono raggiunti grandi traguardi. Una vera e propria rivoluzione quella del Network Valueable”.