L’ente croato per il turismo ha lanciato una serie di proposte per scoprire una Croazia segreta grazie alle isole da raggiungere e vivere senza auto.

Si parte da Unije, piccolo paradiso che si trova all’ombra di un’isola cinque volte più grande, Lussino. Qui non circolano le auto perché le viuzze sono strette. Il principale mezzo di trasporto è la cariola; tuttavia sull’isola è ubicato un piccolo aeroporto. La parte settentrionale dell’isola è di particolare importanza ecologica in quanto si trova sulla rotta degli uccelli migratori. Unije è tutt’oggi nota per le sue olive, al tempo dell’Impero romano era tutta un oliveto. Accanto a Unije si trovano gli isolotti Vele e Male Srakane. Anche qui non c’è traffico, ma ci sono tante api che attirano i biologi di tutto il mondo.

Si passa a Susak, piccola isola situata nell’Adriatico settentrionale, nota per le numerose baie sabbiose e poco profonde. Sull’isola non ci sono strade, non ci sono auto, non ci sono i rumori delle discoteche; soltanto chilometri di sentieri che collegano il villaggio alle baie remote. Durante il giorno sull’isola circolano piccoli trattori con rimorchio. Una particolarità è il suo abito popolare, infatti questa isola, che conta appena un centinaio di abitanti ha l’abito popolare più corto in Europa e l’unico che non copre le ginocchia.

Tappa a Silba, chiamata “la porta della Dalmazia”. Quest’isola è un’oasi di pace: anche qui non circolano le auto. Questa isola di marittimi e marinai si è difesa dalle macchine con un decreto approvato da tutti gli abitanti. L’attrazione più nota dell’isola è senz’altro Toreta, la torre con una scalinata esterna a spirale. Secondo la leggenda, nel XIX secolo la costruì Petar Marinic come ricordo di un amore mai dimenticato.

Passaggio a Zlarin, un’isola vicino a Šibenik. Zlarin è un’isola verde senza auto, un paradiso per i bambini, ideale per una vacanza rilassante, per chi ama fare passeggiate e fare il bagno nel limpido mare cristallino. In tutto il mondo è conosciuta per i suoi coralli – qui i gioielli e gli oggetti in corallo vengono lavorati ancora in maniera tradizionale dal XV secolo, oggi ricordata in un museo. Dal 2019 è la prima isola plastic free delle isole dell’Adriatico dove è vietato usare gli oggetti di plastica usa e getta.

Si viaggia poi verso Prvić, una piccola isola nelle vicinanze di Vodice. Sull’isola esistono due villaggi di pescatori tipici della Dalmazia: Prvić Luka e Šepurine, e sono tra loro collegati da una strada lunga 1 km percorribile a piedi o in bici poiché qui è vietato il traffico alle auto. Questa isola è la più vicina a Sibenik e alla costa, per cui si chiama Prvic “la prima”. Viene chiamata anche “l’Isola di Fausto”, secondo Fausto Veranzio, il famoso scienziato e inventore del XVII sec che trascorse l’infanzia a Prvic Luka e lì venne seppellito.

Altra isola senza auto è Lopud, situata nella regione di Dubrovnik, una piccola isola con una lunga tradizione marittima. Rappresenta un’ottima alternativa al turismo di massa. L’isola vanta una lunga storia, di cui si possono trovare delle testimonianze: resti di chiese medievali, fortezze, dimore estive e uno splendido monastero francescano. Il luogo giusto per il sollievo dal caldo èil parco Dordic-Mayner, ricco di palme, pini e fiori. Lopud vanta anche una delle spiagge più belle, Šunj, attraverso la fitta e rigogliosa vegetazione.

Ultima tappa a Koločep, l’isola abitata più a sud della Croazia, situata a ovest di Dubrovnik. Sull’isola non ci sono strade; l’unica strada asfaltata è quella che collega due paesi dei pescatori – GornjeČelo e DonjeČelo. È larga per i pedoni, ma non per le auto.