Rilancio dei campeggi nel Lazio. “I campeggi sono strutture importanti. Soprattutto da un punto di vista dell’indotto, rappresentano una risorsa alla quale la Regione non può non dare la giusta attenzione”. Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo e marketing del ‘Made in Lazio’ Stefano Zappalà illustrando delle nuove norme sui campeggi in Commissione Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo. Si tratta, si legge in una nota, “della proposta di legge regionale n. 176, relativa alla disciplina delle strutture turistiche ricettive all’aria aperta, che va a modificare la precedente normativa in materia (in particolare la legge 13 del 2007)”. “I provvedimenti di chiusura provvisoria o permanente – ha spiegato Zappalà – hanno provocato un depauperamento di questa risorsa ed un conseguente calo della ricettività. La modifica proposta scaturisce dalla necessità di dare una soluzione alle problematiche evidenziate da amministrazioni locali ed associazioni di categoria in ordine all’interpretazione ed applicazione della normativa vigente attraverso una migliore definizione delle strutture all’aria aperta e dicendo che cosa si può organizzare al loro interno”. Riguardo agli aspetti più propriamente urbanistici, spiega la nota, viene stabilito che “l’installazione ed il rimessaggio dei mezzi mobili di pernottamento e dei relativi preingressi e cucinotti, anche collocati permanentemente al suolo, purché ottemperino a determinate condizioni strutturali, non costituiscono attività rilevante ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici”. Per quanto riguarda l’esistente, “la cui ricognizione dal provvedimento viene affidata ai Comuni assieme alla verifica della rispondenza alle norme urbanistiche, i complessi autorizzati potranno mantenere la loro destinazione d’uso e come tali saranno inseriti negli strumenti urbanistici in corso di adozione o nelle loro varianti”. Invece, per le strutture ricettive all’aria aperta realizzate in territori vincolati (dopo l’entrata in vigore della LR 30/1974), e per i quali sono state già rilasciate autorizzazioni all’apertura ed all’esercizio, i Comuni dovranno individuarne la delocalizzazione. “Abbiamo la maggior parte dei campeggi sotto sequestro – ha concluso Zappalà – È una perdita immensa per il Lazio”. Concordi i consiglieri per un approfondimento, data la complessità del provvedimento che riguarda sì modifiche ad una legge regionale sul turismo, ma incide sulla normativa in materia di assetto del territorio.