È online sul sito MiBACT la graduatoria del nuovo Tax Credit 2018 Riqualificazione, la misura fiscale introdotta con il decreto Art Bonus per favorire gli investimenti nel settore alberghiero.

Sono 864 le imprese ammesse al credito d’imposta del 65% per le spese effettuate per la riqualificazione nell’anno 2017, per un totale di 60 milioni di euro riconosciuti. L’agevolazione fiscale ha attivato investimenti superiori a 140 milioni di euro nel settore turistico alberghiero e agrituristico, consentendo l’ammodernamento delle strutture e l’adeguamento delle stesse in materia di efficienza energetica e riqualificazione antisismica.

“Il tax credit sta dando un forte sostegno alle attività alberghiere del nostro Paese e ha contribuito a migliorare la qualità dell’offerta turistica incentivando gli investimenti di riqualificazione delle strutture”, ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

Il riconoscimento dei crediti avviene seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande salvo verifica dei requisiti soggettivi, oggettivi e formali delle stesse.

Critiche arrivano però dall’Associazione Confindustria Alberghi  secondo cui i fondi stanziati sono largamente insufficienti a soddisfare le richieste. “L’elevatissima domanda di riconoscimento dell’agevolazione fiscale conferma quanto sia appetibile nei confronti degli operatori, che stanno investendo notevolmente nell’ammodernamento delle proprie strutture”, dichiara il presidente Giorgio Palmucci. “Lo evidenzia il tempo in cui viene esaurito lo stanziamento, dai 53 secondi della tornata di domanda del 2015, ai 6 attuali, con un numero crescente di istanze non ammesse. Già in passato, quando la misura era specifica per il comparto alberghiero, il plafond a disposizione si è sempre dimostrato insufficiente a soddisfare le richieste, e l’aver esteso l’agevolazione fiscale anche agli agriturismi, senza aver adeguatamente incrementato le risorse, ci ha lasciato  amareggiati. E per il prossimo anno? Lo stanziamento salirà a 120 milioni ma dovremo confrontarci anche con le domande presentate dagli stabilimenti termali, che dal 2018 rientrano tra i beneficiari dell’agevolazione”.