Mar Rosso, persi in un mese 100 milioni di fatturato ma ora la meta è sicura. E’ quanto fanno sapere i tour operator italiani e le compagnie aeree con un messaggio che parte proprio da Sharm el Sheikh, dove è in corso un meeting che vede protagonisti sia gli stessi rappresentanti delle aziende interessate alla destinazione che la stampa italiana.
Si è voluta così dimostrare sul campo la normalità della situazione e incentivare la ripresa delle partenze, dopo che la Farnesina ha revocato lo “sconsiglio” sulle destinazioni del Mar Rosso. Il presidente di Blue Panorama, Franco Pecci, ha tracciato il quadro della situazione: “A Sharm il turismo italiano incide per il 30-35%, ogni anno arriva un milione di turisti per un fatturato di 1.300.000.000 di euro. Nel mese di febbraio abbiamo perso, complessivamente, 100 milioni di euro, ma ora ci sono le condizioni per la ripresa del turismo. Tutti i tour operator si sono uniti sotto un’unica bandiera, la bandiera della ripresa”. Al centro dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti di Alpitour World, Settemari, InViaggi, Swan Tour, Eden Viaggi e Viloratour, la questione della sicurezza: tutti si sono impegnati in questo senso e, per quanto è stato possibile vedere in loco, non si registra, almeno nella zona degli alberghi, alcun segnale di tensioni, nè la presenza di mezzi militari che, come hanno ricordato anche gli operatori, non possono entrare nella penisola del Sinai senza l’autorizzazione di Israele, in base al trattato seguito alla guerra arabo israeliana del 1973.