Serata romana all’insegna di paesaggi libanesi per Auratours, che ha deciso di scommettere sul Paese dei cedri, inserito nel catalogo ‘Medioriente e Mediterraneo’. “Il Libano vanta una varietà di territorio che Siria e Giordania non hanno – afferma Roberto Morgi, sales manager del tour operator – E’ un Paese dotato di montagna e mare, nello stesso giorno si può essere a maniche corte sul litorale o su una qualche altitudine a sosrseggiare cioccolata calda. Inoltre non ha deserto. E’ un Paese che non sembra mediorientale e che attira molto gli arabi, i quali trovano qui quanto non riscontrano altrove”. Gli italiani che visitano il Libano sono una minima parte, anche perché la Farnesina sconsiglia il Paese 365 giorni all’anno. Questo dato, però, non sembra preoccupare Morgi. “Si tratta di una percezione che va cambiata, e noi lo vogliamo fare a partire dalla formazione degli agenti di viaggi, per i quali abbiamo in programma un fam tour a marzo – informa Morgi – Il Capodanno in Libano, proposto con un itinerario di cinque giorni e quattro notti in tour di gruppo di massimo dieci passeggeri con guida parlante in italiano e pernottamenti quatttro stelle a Beirut, è andato bene. Abbiamo partenze garantite con minimo due passeggeri e tour di gruppo, una formula testata e di successo, ideale per il target di clientela che cerca il giusto rapporto qualità/prezzo. Alcuni programmi, invece, saranno creati ad hoc a seconda delle varie esigenze”. Al primo posto delle destinazioni più vendute del tour operator si piazzano gli Stati Uniti, seguiti da Giordania e Siria “per la quale c’è molto da lavorare sul mercato italiano, anche per una questione di strutture dai parametri un po’ diversi a quelli cui siamo abituati”.