Per il presidente di Astoi Roberto Corbella “il timore di rimanere vittima di atti terroristici è un’ipotesi molto remota in qualsiasi città o regione ci si trovi nel mondo. Se guardiamo i dati statistici – sottolinea – le cause di morte per ragioni legate al terrorismo sono, a livello quantitativo, molto molto basse. Anzi, oserei dire che la morte per terrorismo si pone all’ultimo posto nella classifica mondiale, a differenza, ad esempio, degli infortuni mortali automobilistici. Per questo -rimarca Corbella – basare le proprie scelte turistiche spinti dall’effetto Bin Laden, magari cambiando meta ed evitando così l’intera area geografica degli Stati Uniti, non è una scelta razionale, ma solo emotiva”.