È un mondo affascinante e ancora sconosciuto al grande turismo quello che Fiavet Piemonte svela ai suoi associati con gli eductour di un giorno tra le belle città della Regione.
L’operazione nasce da un’idea di Renato Bomben, concertata da Gabriella Aires con gli associati che ne hanno subito intuito il forte potenziale, con l’obiettivo dichiarato di “costruire nuovo fatturato, e scambiarlo tra noi”. Gli eductour sono tutti supportati dalle istituzioni locali, dalle Ascom di Confcommercio, da Federalberghi, dalle imprese del settore ricettivo, culturale e agroalimentare, decise a puntare per la ripresa sulla filiera del turismo, a partire dal mercato nazionale.
Così è stato anche a Cuneo – come prima a Ivrea, Chieri e Biella – protagonista insieme a Saluzzo del quarto eductour di Fiavet Piemonte. A dare il benvenuto ai 30 agenti di viaggi ospiti sono venuti l’assessore al turismo e al commercio Luca Serale, il presidente di Confcommercio Cuneo e Provincia Luca Chiapella, il presidente di Federalberghi Cuneo Giorgio Chiesa. Per concludere a Saluzzo con il saluto di Danilo Rinaudo, presidente di Ascom di Saluzzo e Zona e vice presidente dell’Associazione Albergatori di Saluzzo.
All’organizzazione del tour hanno collaborato con Fiavet Piemonte tre imprese storiche del cuneese: Fabrizio Pio con la sua Nordica, agenzia di Cuneo; Emanuela Galleano con Bus Company e Linea Verde Viaggi di Torino, impresa di trasporto e t.o. specialista di turismo scolastico; Paola Ferrero con la sua Godot Viaggi di Saluzzo, agenzia e operatore incoming.
Piaceri, meraviglie e belle imprese della “Provincia Granda”
Sulla vasta pianura dominata dal Monviso scendono dalle Alpi le valli della “provincia Granda” – terza per estensione in Italia – disseminate di borghi pieni di storia e di bellezza accuratamente conservati, arricchiti da una tavola di sapori forti, antichi e intatti, anche grazie allo sviluppo in tutta l’area di una nuova agricoltura biologica. Il cuneese è terra di imprenditori tenaci e creativi, dediti molto al fare e meno all’apparire, con aziende che nella piccola e media dimensione hanno dato all’Italia grandi marchi ed eccellenze – dalla Ferrero della Nutella a Merlo, Venchi, Maina, Balocco e Acqua Sant’Anna, all’Alpitour fondata nel 1947 da Lorenzo Isoardi con l’agenzia di Cuneo. C’è anche la grande tradizione musicale e della liuteria cuneese, che qui brilla dal ‘600 e vanta Salvi Harps, forse la più importante fabbrica di arpe da concerto del mondo, altro gioiello da scoprire.
La Filanda e il Mulino, l’Occitania e il Marchesato di Saluzzo
Il gruppo ha visitato l’elegante centro storico di Cuneo interamente restaurato con fondi europei, accolto per la prima colazione all’hotel Palazzo Lovera; poi il seicentesco Filatoio di Caraglio, il più antico d’Europa per la lavorazione della seta, trasformato in museo industriale e struttura per eventi: all’interno l’Osteria de Il Nanetto, per il brunch di prodotti locali, con il celebre aglio di Caraglio, il miele, i formaggi e la mozzarella di bufala e il raffinato cocktail di prosecco e rosa antica. Quindi il museo Espaci Occitan di Dronero, per scoprire cos’è l’Occitania, la regione che tra cuneese, Savoia e Provenza condivide usanze e una lingua antichissima. Poi a Dronero la visita al Mulino della Rivera, rimesso in opera dalla famiglia Cavanna proprio com’era nel ‘600, con la sua ruota ad acqua per macinare farine speciali, e quella specialissima dei famosi biscotti Cavanna.
Ancora due passi nel suggestivo centro storico medioevale e gotico di Saluzzo, l’antico marchesato indipendente dei Del Vasto, per chiudere in bellezza con apericena e brindisi al Castello Rosso della famiglia Pio, il maniero di Castigliole Saluzzo arroccato in collina con una ventina di camere, eleganti e vasti spazi per eventi, e una splendida vista sulla pianura. Un Piemonte sorprendente, indimenticabile.