Saranno circa 6 milioni e 648 mila gli italiani che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti, secondo Federalberghi.
Nel dettaglio l’87,5% dei vacanzieri italiani resterà nel Belpaese mentre l’11,8% andrà all’estero. Chi resterà in Italia sceglierà in primis le località d’arte (31,3%), la montagna (24,2%) e il mare (12,3%). A seguire si preferirà il lago (4,4%) e le località termali (3,6%). Per chi andrà all’estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (73,5%), il mare (14,7%), le grandi capitali extraeuropee (2,9%) e la montagna (2,9%).
La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 333 euro a persona (312 euro in Italia e 536 all’estero). Un dato in lieve crescita (+2,1%) rispetto ai 326 euro del 2018.
“Il movimento degli italiani – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – in occasione del ponte di Ognissanti rappresenta un test importante per l’apertura della stagione invernale. Quest’anno a mettersi in viaggio saranno circa 6,7 milioni di persone (l’11% della popolazione) ed il giro di affari subirà un calo del 7 per cento rispetto al 2018. È indubbio che il calendario dello scorso anno fosse particolarmente incentivante, dal momento che la festività del Primo Novembre cadeva nella giornata di giovedì. Ma va comunque considerato con scrupolo il fatto che nella gran parte dei casi la rinuncia della vacanza è stata motivata da una scarsa liquidità”.
“Interessante è poter notare nella valutazione complessiva – sottolinea Bocca – quanto la percentuale delle spese legate al pernottamento sia al di sotto del 20 per cento, mentre a gravare maggiormente sul budget della vacanza risultano essere le spese legate al viaggio ed al cibo. Un elemento significativo per armonizzare i ruoli degli attori in gioco in tutta la filiera del comparto turistico”.