“Dopo quattro mesi di lavoro, tavoli, richieste, studi, documentazioni delle dinamiche, purtroppo siamo costretti a constatare che anche il decreto rilancio dimentica completamente il turismo organizzato”.

Così Gianni Rebecchi, Presidente di Assoviaggi, l’associazione delle agenzie di viaggio Confesercenti.

“Eppure – continua Rebecchi – si tratta del settore che, come ormai certificato da tutti gli studi, anche a livello mondiale, è quello che ha subito più di tutti l’impatto della crisi. Una crisi che rischia di avere serie conseguenze su occupazione e Pil, visto che il turismo organizzato dà lavoro a oltre 50mila addetti e genera circa 20 miliardi di euro di fatturato. Nonostante questo, e nonostante le richieste avanzate dalle imprese, il DL Rilancio non entra nel merito di questo settore e non ne prende in considerazione le specificità. Il contributo a fondo perduto previsto dal Dl rilancio, così come è parametrato attualmente, non è andato incontro al turismo organizzato, in quanto prende in considerazione solo il calo di fatturato registrato nel mese di aprile”.

“Bisogna fare di più – spiega il Presidente di Assoviaggi – Le dinamiche di agenzie di viaggi e Tour operator sono diverse da quelle delle imprese di altri settori. Per noi le difficoltà non sono terminate: con i flussi turistici ai minimi termini e la chiusura de facto di molti confini Extra Ue, il mercato è ancora debolissimo e le nostre imprese rimangono a fatturato zero”.

“Riteniamo dunque assolutamente necessario – conclude Rebecchi – un piano di intervento ad hoc che tenga conto delle specificità del turismo organizzato. In primo luogo, occorre aumentare il fondo dell’articolo 182 per agenzie di viaggio e tour operator, in modo da integrare quanto è venuto a mancare con il contributo a fondo perduto previsto dal decreto rilancio. Inoltre, chiediamo urgentemente al governo e al Mibact la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020 e che il credito di imposta sugli affitti faccia data da giugno. È fondamentale prorogare anche le scadenze fiscali, ad oggi previste per il 30 settembre, almeno fino alla fine dell’anno”.